Arriva dalla Spagna il film di fantascienza Orbita 9 di Hatem Khraiche, disponibile nel catalogo di Netflix.
Parlare della trama di questo film senza spoilerare qualcosa è arduo, cercheremo di farne quindi il meno possibile. La pellicola vede Helena, una ragazzina nata e cresciuta su una astronave in rotta verso la colonia Celeste, abbandonata dai suoi genitori da ormai 3 anni e con ancora circa 20 anni di viaggio davanti. La sua vita però e destinata a cambiare dopo l’incontro con Alex, salito a bordo per risolvere un guasto e destinato a cambiare radicalmente la sua routine.
Scopriremo infatti che tutto quello che Helena ha vissuto non è del tutto reale, lei in realtà è ancora sul pianeta terra, all’interno di una capsula controllata dall’esterno, un progetto che servirà per acquisire conoscenze per un reale viaggio extra-terra.

Un cambio di prospettiva che in altri film rappresenta il punto di svolta, ma che in Orbita 9 è solo un’espediente utilizzato fin da subito per colpire lo spettatore e introdurre ulteriori temi morali. Tematiche molto interessanti, ma di cui la sceneggiatura sembra non tenere mai conto, finendo per lasciarle in sottofondo, prive della giusta dose di argomentazioni.
è proprio la mancanza di cura per i dettagli a rappresentare lo scoglio più ostico per Orbita 9, che sulla carta aveva molto materiale interessante, ma che finisce per sprecare tutto questo potenziale.
Forse concentrandosi maggiormente e focalizzando l’attenzione verso un numero minore di elementi, questo titolo avrebbe potuto esprimersi con più forza e ne avrebbe sicuramente tratto giovamento.
Orbita 9 risulta un film godibile, senza troppe pretese, un low-budget che difficilmente rimarrà impresso nella memoria
Comments