Nella scuola internazionale di Giacarta, le 20 menti più brillanti fra gli studenti di filosofia si preparano per l’ultima lezione dell’anno, in cui affronteranno il gioco mentale proposto dal loro professore ,una sfida che metterà alla prova le loro capacità logiche ed emotive.
Di produzione USA\Indonesiana After the dark è un thriller dalle tinte sci-fi diretto da John Huddles. Si tratta una dimostrazione di come un film possa partire con ottime possibilità e buoni spunti, ma poi spegnersi inequivocabilmente in un mare di buonismo insensato. Nel cast James D’Arcy ,Sophie Lowe ,Bonnie Wright e Rhys Wakefield tutti alle prese con una CGI decisamente pessima
L’idea di base è legata all’esercizio mentale proposto dal professore, durante un apocalisse nucleare i protagonisti hanno la possibilità di accedere ad un bunker che li proteggerà per un anno. Un luogo che però ha solamente 1 0posti costringendo di conseguenza il gruppo a decidere 10 di loro che non sono adatti al nuovo mondo.
Il gioco mischia il reale al fantastico, oltre ad avere tutte le loro conoscenze reali, l’esercizio doto ognuno di loro di una caratteristica extra assegnata casualmente, un bonus\ malus che potrà influenzare le scelte dei compagni e non solo .

Capirete quindi che l’idea iniziale del film è realmente buona, un mix di filosofia applicata al mondo reale e logica, pronta a porre interrogativi allo spettatore.
Proprio questo rende inizialmente il film molto interessante,logica e filosofia applicata al mondo reale,in una situazione simile salvereste un poeta o un agricoltore? se la risposta sembra ovvia in prima iterazione nella seconda si complicherà aggiungendo un altra caratteristica, scegliereste ancora lo stesso personaggio sapendo che l’agricoltore è omosessuale?? servono scelte spietate dettate dall’utilità,quasi fosse selezione genetica,peccato che dopo questo secondo scenario,la pellicola inizierà a deragliare includendo le emozioni rovinando tutto e mostrando un finale “rosa”.
Seppure arrivi alla fine trascinandosi, After the Dark è considerabile un film sufficiente, ma nulla di più
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