Cosmic Sin: il vero peccato cosmico è vederlo

La fantascienza, specie in formato DTV, regala spesso perle di trash in cui tantissimi appassionati finiscono per cadere per colpa del loro amore per lo sci-fi oppure per la presenza di nomi altisonanti, come nel caso di questo Cosmic Sin disponibile su Amazon Prime Video.

In questo caso a fare da miele per noi piccole apine cinefile troviamo Bruce Willis e Frank Grillo . Il risultato finale però è un film Asylum con un budget molto più grosso.

Ci troviamo in un futuro talmente remoto che praticamente tutto è uguale ad adesso, ma con la differenza che ci siamo fatti qualche colonia nello spazio e che in questa modalità non abbiamo mai trovano nessuno, ma nel mentre abbiamo costruito dei portali quantici che ci permettono di viaggiare nello spazio velocissimo. Tutto tranquillo fino a che su un pianeta remoto due piccioncini appartati nei boschi non hanno il primo incontro con una razza aliena. L’alleanza decide così di dare inizio all’operazione Cosmic Sin, praticamente una versione spaziale del motto Cobra Kai: strike first strike hard no mercy, un mantra che sembra adattarsi perfettamente al personaggio di Bruce Willis.

In 30 minuti o poco più l’alleanza tira in piedi una squadra suicida da mandare contro i nuovi arrivati direttamente a casa loro, armati della versione futura dell’atomica, la bomba Q, un arma altamente distruttiva che il generale Ford Aka Willis ha usato in passato per fare un massacro.
Cosmic Sin regala ottimi momenti facepalm per gli amanti del genere. Per farvi un esempio la squadra d’attacco della terra viene dotata con delle armature stile esoscheletro e letteralmente sparata nello spazio senza astronave, ritrovandosi a precipitare stile meteorite sul pianeta attraversando una battaglia tra navi spaziali, il tutto mentre uno dei personaggi ha nel borsello la suddetta atomica.

Bruce ha per le mani un personaggio che forse potrebbe anche essere interessante e adatto alle sue corde attoriali, ma che interpreta realmente con pochissima voglia, recitando battute che sembrano scritte random. A Frank Grillo – attore che da anni lotta per entrare nella serie A – è andata anche peggio visto che a circa metà film lo perdiamo di vista per poi tornare quando si entra nell’Armageddon time. Il resto dei personaggi ci viene introdotto nella prima parte del film in maniera decisamente frettolosa, al punto che possiamo comodamente definirli carne da macello.

A mancare in Cosmic Sin non è solo il budget, ma la lucidità nella scrittura di una sceneggiatura che finisce per essere quasi ridicola, magari con maggiore azione si sarebbe potuto correggere il tiro in qualche punto, ma si è scelto di prediligere il dialogo e in risultato non è stato sicuramente buono. La trama è decisamente sgangherata e priva di qualsiasi appiglio a cui aggrapparsi per tentare

Lato positivo è che sono solo 90 minuti.

Marcello Portolan

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