Free Fire

Boston, 1978, dodici uomini e una donna si incontrano di notte in una fabbrica dismessa; da una parte una delegazione dell’IRA, dall’altra dei trafficanti di armi, qualcosa va storto e la situazione degenera in sparatoria.

Bastano queste poche righe per racchiudere l’anima da exploitation anni’70 di Free Fire, scritto e diretto da Ben Wheatley (High Rise).

Un unico tafferuglio in stile mucchio selvaggio con protagonisti personaggi che sembrano strappati da Le Iene di Tarantino con proiettili che volano ovunque intervallati da momenti di black humour inglese folgorante,  un mix che sulla carta può sembrare insostenibile per la durata di 90 min, ma che sorprendentemente funziona anche grazie ad ottimo cast.

La vera arma segreta di Free Fire sono i volti dei suoi personaggi, Ben ha scelto con cura il cast e loro lo hanno ripagato prendendosi coralmente sulle spalle la sceneggiatura, abbiamo sugli scudi 2 eterni comprimari come Cillian Murphy e Sharlto Copley oltre che la futura Captain Marvel Brie Larson e Noah Taylor

Gli attori in maniera corale offrono una prestazione di buonissimo livello alzando non di poco il punteggio della pellicola, merito anche di dialoghi ben scritti e di un ottimo uso (in lingua originale) degli accenti diversi dei protagonisti, basti pensare a quello sudafricano di Copley.

Non è facile trovare titoli di questo genere ben scritti e ben recitati quindi ben vengano altre opere di questo calibro, Free Fire può essere un ottimo accompagnamento per una serata noiosa fra popcorn e birra gelata.

Assolutamente consigliato.

Marcello Portolan

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