Ghostbusters

Forse finalmente è giunta alla fine l’escalation di Nerd-polemiche suscitate da questo film. Un turbinio di polemiche razziste, maschiliste, nichiliste, complottiste e tante altre parole che finiscono con iste e che poco si legano con il cinema. Ora io non vorrei dire ma tutti i nerd che hanno insultato ferocemente la scelta di un cast a sessi invertiti sono gli stessi che sono scesi con i forconi a difendere la razza di Nick Fury ?? ( primo esempio che mi è venuto in mente ) … a me non sembra proprio

Ghostbuster

Alla regia di Girlbusters Ghostbusters troviamo Paul Feig (Spy) , ma potremmo benissimo dire che alla regia c’è Ivan Reitman– anche se lui non è felice di questo – il regista dei film originali. Infatti lo spettatore alla fine dei 110 minuti di visione uscendo dalla sala scoprirà di aver pagato il biglietto per vedere il primo film ma rifatto in qualche punto (pochi) e con cosplayer di sesso opposto che interpretano i ruoli principali.

Il film infatti non prende spunto dall’originale, ne fa una copia il più possibile aderente cercando di buttarci dentro più strizzatine d’occhio possibili, cose del tipo fare comparire tutti i membri del cast originale – ad esclusione di Harold Ramis (R.I.P) – giocare con le location, le battute, i movimenti dei personaggi. Insomma, hanno preso tutto ciò che era possibile prendere, tranne per ovvie motivazione la battute
Venimmo, vedemmo e lo inculammo! potete ovviamente capire da soli il perchè

Ora, spostiamoci nel posto più consono per parlare di questo Ghostbusters, tipo seduta di meditazione entriamo in un’altra dimensione, una dove nessuno prima del 2016 ha mai incrociato i flussi.
Qui troviamo Feig alle prese con una pellicola che non ha nessun legame con titoli cult del passato.

Ora, ci ritroviamo in sala a gustarci il classico blockbusterone estivo, fresco, dove tutto gira in maniera discretamente fluida e le battute di livello medio-basso riescono a strappare qualche sorriso a tutti i presenti (addirittura risate nei più giovani), dove la produzione ha pagato qualche esperto di CGI di quelli buoni con risultati decenti. In questo mondo tutto è andato per il verso giusto e nessuno si è lamentato, al massimo Ghostbusters è già finito nel dimenticatoio dei più.

Nel nostro universo invece Paul e i suoi si sono imbarcati in un’impresa decisamente kamikaze come rifare un remake\reboot\restart di uno dei titoli cardine della cinematografia NERD mondiale. Ovvio che a questo punto ti ritrovi a evitare le folle con i forconi e le torce, l’unica opzione è rimanere in equilibrio fra vecchio e nuovo, consapevole di prendersi gli schiaffi di tutti, ma in misura minore, quella che infondo è stata la via presa dalla produzione.

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Il cast credo sia ormai conosciuto a memoria , la professoressa Kristen Wiig ( The Martian ) la scienziata Melissa McCarthy ( Una Mamma Per Amica), Il cantante dei Madness Kate McKinnon esperta di energia nucleare e la ex lavoratrice della metro Leslie Jones , accompagnati dal segretario tontolone Chris “Thor”Hemsworth . Il cast non gira con la stessa fluidità dell’originale, pecca di armonia, però singolarmente le prestazioni non sono così pessime

one step beyond madness GIF

Arrivando alla conclusione è difficile dare un voto a questo Ghostbusters, è un filmetto senza molte pretese, con una grossissima zavorra sulle spalle. Un titolo nato e cresciuto sotto gli ormoni del marketing e delle polemiche, demolito ancora prima di poter dire la sua, una parentesi che la produzione ha deciso di allontanare per lasciare il posto alla nuova generazione, con il prossimo Ghostbuster 3.

Marcello Portolan

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