Partiamo facendo un piccolo salto indietro nel tempo fino alla mia infanzia Nerd, un epoca dove la Playstation 1 domina in salotto (e ha solo da poco preso il posticino del Sega Master System) e dove i videogiochi sono ben distanti dal ricevere le attenzioni del mondo cinematografico, se non per esempi tipo Doom oppure il film di Super Mario
Progetti che visti con gli occhi del cinema videoludico di ora fanno praticamente sorridere, privi di quasi ogni idea e con un budget ben lontano da quello che ora ricevono cose come Monster Hunter o perfino Rampage.
Beh in quel mondo ormai distante sulle console girava un franchise leggendario, Duke Nukem, un personaggio che da anni anima la mente dei videogiocatori che sognano di vederlo trasformato in un film ad alto budget.

Beh nel 2016 la popolarità del Duca è quasi sparita, lontana dal mondo di Hollywood, dove però fa capolino Hardcore Henry, uno sci-fi girato tutto in POV diretto da un novellino chiamato Ilya Naishuller. Ed è subito un tributo allo stile trash e ultra violento di Duke.

La storia è quella di Henry, riportato in vita senza memoria e senza parola,ma con quella marcia in più che solo una buona colazione e tanti innesti cibernetici sanno darti, vivremo tutto il film dal suo punto di vista, un punto dove 10 stuntman a turno hanno dovuto mettersi in faccia una GoPro e darsi da fare con pugni calci, salti e molto altro, quindi certamente non adatto a chi soffre questo genere di inquadrature

In nostro protagonista dovrà lottare per salvare sua moglie dalle grinfie di Lucius Malfoy un signore della guerra dotato di poteri telecinetici (ma a nessuno sembra fregare nulla di questo particolare) intenzionato a creare un esercito di “resuscitati”.
Verremo calati in uno spara-tutto frenetico, con pochissimi momenti per riprendere il fiato. Una cosa del tipo prendete Crank e guardatelo con velocità doppia mentre pompate dentro ancora più ignoranza ed esagerazione. Ovviamente qualcuno potrebbe trovare la pellicola sessista, machista, violenta e volgare , ed è innegabile che avrebbero tutti ragione
Le idee di Hardcore Henry devono molto al mondo dei videogame, ma il film deve molto ad uno dei suoi attori, Sharlto Copley , che interpreta quello che nei giochi si chiama NPC (personaggio non giocante). Una sorta di figurante che ha il compito di guida per il protagonista. Solo che qui la sua figura è portata all’estremo ed avrà l’arduo compito di darci un pochino di informazioni nei rari momenti in cui non si sparano colpi o per lo meno se ne sparano meno. Oltre a lui troviamo anche Tim Roth ,Danila Kozlovsky e Haley Bennett, ma Sharlto copre tutto e tutti .
Se siete amanti delle trame ricercate, innovative e sviluppate con tempi umani ,levatevi perchè qui la sceneggiatura passa a quarti di miglia alla volta ,senza freni e senza badare molto alla forma, con un risultato dritto, lineare e solido verso l’obbiettivo : intrattenimento folle.

Se amate i videogiochi, questo è un Must See
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