Matteo Maria Zuppi

l regista Emilio Marrese – giornalista, scrittore e documentarista – racconta dalla sua visuale laica il frenetico lavoro quotidiano di don Matteo accanto agli “ultimi” e la visione che lo ispira, restituendone tutta la carica di umanità, simpatia e leggerezza che ne caratterizza le relazioni col prossimo.

L’Arcivescovo di Bologna, Sua Eminenza Cardinale Matteo Maria Zuppi – ma preferisce essere chiamato appunto don Matteo – è uno che gira in bici e vive in una casa di riposo per preti, uno che cita Alda Merini e san Francesco, il Vangelo e la Costituzione, Giovanni XXIII e Guccini.  E’ stato il primo vescovo di Bologna a parlare sul palco del Primo Maggio, a entrare in un centro sociale, a dialogare con la comunità Lgbti e a far ballare i profughi nella basilica di San Petronio durante la messa per il Santo Patrono.

Nato nel 1955 a Roma è definito prete, ma nel suo caso anche vescovo, di strada: formatosi nelle borgate capitoline e nella Comunità di sant’Egidio, esperto in mediazioni internazionali, è stato membro delle commissioni di pace Onu in Mozambico e in Burundi.     

Creato Cardinale – unico italiano – da Papa Francesco il 5 ottobre 2019, ne incarna la politica riformatrice. Crede nel dialogo interreligioso, nell’Europa e nello Ius Soli, crede in una Chiesa “che abbatte i muri e costruisce portici” contro quella “che mette i cambiamenti sui binari morti”.

Nel film la voce di don Matteo, stimolata in alcuni momenti anche dalle provocazioni funamboliche dell’attore Alessandro Bergonzoni, ci accompagna nell’arco di una sua giornata tipo, ricca d’incontri e momenti privati o pubblici. Occasioni nelle quali spiega perché “non esiste un’emergenza immigrazione”, perché “l’uomo nel benessere è un animale che non capisce”, perché “anche Gesù era un sindacalista, perché “il clericalismo è una distorsione che produce abusi ”, perché la Chiesa“deve cambiare prospettiva”perché “la politica senza spirito né morale è pericolosa”, perché “il contrario della paura non è il coraggio ma l’amore”.

 E a suggello di questa giornata ideale attraverso le strade e le istituzioni bolognesi, davanti a una platea di boy scouts Don Matteo chiarisce con estrema sintesi la sua visione su temi controversi della nostra attualità:

“Se vedo un uomo o un bambino in mare mi butto a salvarlo. Punto. Perché sono italiano e credo nella Costituzione” 

 IL VANGELO SECONDO MATTEO Z.Professione Vescovo è diretto da Emilio Marrese e prodotto da Luigi Tortato per Sì Produzioni, disponibile in edizione dvd a partire da metà dicembre.

Marcello Portolan

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