Iron Sky: The Coming Race – Suonala ancora Timo

Il primo Iron Sky è innegabilmente stato una piacevole sorpresa per tutti gli amanti del cinema un po’ trash, ma non solo.

Il cineasta finlandese Timo Vuorensola sorprese tutti con una commedia fantascientifica dove i nazisti abitavano dal 1945 il lato oscuro della luna e muovevano l’assalto verso il nostro pianeta nel 2018. Un successo frutto di lucida follia ed equilibrio tra nonsense e satira ben scritta. Una di quelle operazioni che riescono solamente in circostanze particolari, una congiunzione astrale che difficilmente riesce a essere replicata in un sequel.

Ma Timo a voluto rischiare, e qualche anno dopo ecco arrivare Iron Sky: The Coming Race, disponibile su Amazon Prime Video.

Come scritto qualche riga qui sopra, l’alchimia che caratterizzava il primo capitolo è una merce rara, una formula unica, e anche questo secondo tentativo di Iron Sky non fa che confermare questa teoria.

The Coming Race infatti sbilancia i piatti in favore della follia, sbracando allegramente ed espandendo il già folle universo dotato di nazisti lunari introducendo la teoria della terra cava, i rettiliani, i dinosauri, una religione basata sul culto di Steve Jobs e molto altro.

Certo, per chi ama il WTF come il sottoscritto vedere Hitler a cavallo di un T-Rex è già un motivo valido per vedere il tutto, ma non è abbastanza per consolidare quanto di bello fatto in origine.

Nell’insieme si tratta di un film assolutamente godibile, che riuscirà sicuramente a strappare qualche risata e pieno di idee così inconsuete da essere geniali.

Sinceramente mi sarebbe piaciuto se si fosse confermato all’altezza di Iron Sky, che fosse riuscito a trasformare un film di natura satirica e trash in un franchise assurdo, ma questo è comunque un buon risultato, probabilmente sarebbe potuta andare anche molto peggio.

Marcello Portolan

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