Ormai dall’inizio di questa pandemia il mondo del cinema è praticamente bloccato, cristallizzato in una situazione in cui nessuno è nelle condizioni di produrre nuovo materiale e quello già pronto non è in grado di arrivare nelle sale perchè queste sono chiuse in larga parte del nostro pianeta.
Una situazione che costringe i colossi della produzione cinematografica a scendere a patti con questa realtà attuale, cercando soluzioni al problema per evitare continue perdite.
Se inizialmente si era ipotizzato uno stop breve, identificando con un giro di rinvii e qualche rischedulazione sanguinosa (ma relativamente easy) di risolvere il problema; ora è sempre più chiaro che questo metodo è fragile e quasi impossibile da perpetuare nel breve periodo ( si salvano solo quelli che hanno deciso il rinvio annuale tipo F&F9) , con titoli che hanno visto in pochi mesi scorrere 3 o 4 date di rilascio senza alcuna certezza di vedere la luce del proiettore.
All’improvviso il cinema intero ha rivolto il suo sguardo verso un mondo spesso bistrattato, quello dell’on demand, una sorta di Balto della distribuzione che non è sala e non è streaming, che permette di contare i guadagni del singolo film e di tirare un po’ su il conto dei soldini altrimenti totalmente fermi e persi .
Per l’esperimento sono stati coinvolti per lo più titoli di “seconda fascia” prodotti interessanti, ma su cui non pendevano grosse aspettative come Bloodshot con Vin Diesel, i risultati sono piaciuti alle major e un po’ meno agli spettatori che tifano ancora per i cinema e in alcuni casi hanno trovato troppo alto il prezzo per la visione, ma rimane sempre sullo sfondo il nodo principale: La sala e il suo recupero.
Il mondo dei cinema infatti nel mentre ha trovato il suo paladino dalla bianca armatura in Nolan e nel suo Tenet, la pellicola in grado di riportare la gente a riunirsi (con le dovute distanze) nei multisala degli stati in cui hanno riaperto.
Ed ecco un altro problema, il mondo non ha ancora superato la pandemia, non sembra neanche essere vicino alla fine del COVID-19, ma la malattia sta ora bloccando i mercati in maniera diversa portando alcuni stati a riaprire tutte o parte delle sale, mentre altri al totale lockdown.
Alle case di produzione arriva quindi un altra sfida, quella di capire come distribuire il loro prodotto, ancora una volta il paladino Tenet assieme a Warner è in prima fila, annunciando una possibile distribuzione asincrona che vede gli USA anticipati dall’europa nel vedere il film.
Assieme al film di Nolan, ma meno considerato c’è anche un altro film atteso come Mulan, si è fatto un gran parlare di un suo possibile approdo sulla piattaforma proprietaria di Disney, fino alla giornata di ieri, quando la casa di topolino ha annunciato che il live-action arriverà in Premium On Demand su plus a 30 dollari ( più abbonamento ovviamente) e che dove possibile proverà l’avventura in sala .
2 Strategie completamente diverse per affrontare la situazione attuale , nelle prossime settimane probabilmente anche altri film seguiranno questa via o ne inventeranno di nuove. Quello dell’on demand potrebbe diventare un ciclo parallelo alla sala, sfruttando la comodità della gente a cui piace stare sul divano a guardare i film.
Il COVID-19 sta lasciando un segno indelebile sul mondo del cinema, togliendo lo scettro e la corona alla sala e riscrivendone le regole, non ci rimane che vedere come reagirà il mercato.
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