Skyscraper

Skyscraper è l’action movie anni’90 tamarro che nessuno voleva vedere, per un semplice motivo, non è abbastanza tamarro e non è abbastanza action. Ma come, direte voi, parliamo di un film con protagonista The Rock\
Dwayne Johnson , come fa a non essere un film convincente?? ora ci arriviamo…

Dwayne interpreta l’uomo perfetto, cioè in passato ha sbagliato una volta ed è morto un bambino, nello stesso errore ci ha rimesso una gamba, eppure nonostante tutto ha ancora quell’aurea di perfezione e nulla di quello che accadrà durante il film riuscirà a scalfirla.

La trama è semplicissima, il protagonista ha appena passato il colloquio della sua vita, diventando il capo della sicurezza del più grande edificio al mondo e ovviamente si trova proprio all’interno del palazzo – ad Hong Kong
Ovviamente il proprietario del palazzo nasconde qualcosa – una pennetta USB – che tutti i misteriosi uomini cattivi vogliono, al punto da mettere a ferro e fuoco il palazzo per ottenerla, con dentro la famiglia dell’eroe.
Il protagonista farà quindi di tutto per entrare e salvare la sua famiglia, mentre tutto il mondo pensa sia lui il colpevole dell’attacco.

Se leggendo la trama vi si sono aperti ricordi sparsi da film come Trappola di cristallo e\o L’Inferno di Cristallo avete perfettamente ragione, la trama del film di Rawson Marshall Thurber prende in prestito un sacco di idee da questi titoli, ma per qualche motivo poi non riesce ad usarli in maniera efficace.

Ovviamente la location asiatica implica l’intenzione-per nulla velata – di gettarsi su quel mercato, con la conseguenza quasi obbligatoria della percentuale altissima di attori asiatici messi, anche senza ragione se necessario, in giro per il set.

L’handicap del protagonista sembra non toccarlo minimamente, cioè il protagonista con la sua protesi sarà in grado di rigirare tranquillamente la scena del salto di FF7, sostituendosi alla macchina.

stop yes GIF by Regal Cinemas

Certo, l’idea di vederlo fare un salto di questo tipo è spettacolare e in effetti lo è anche la scena, ma sarà l’apice dell’intera epicità di
Skyscraper ben lontano dalle altezze a cui poteva puntare.

Le potenzialità sulla carta erano molte, si poteva giocare in altri milioni di modi, tenendo il piede sull’acceleratore senza mai staccarlo, qui invece rimaniamo a 50 km\h e in corsia d’emergenza.

Marcello Portolan

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