The creature below

In seguito ad un incidente traumatico avvenuto nelle profondità dell’Oceano Atlantico, la biologa Olive scopre casualmente una creatura ultraterrena. Durante la missione però rompe una tuta sperimentale da x milioni di dollari e viene brutalmente accompagnata a ritirare la disoccupazione. Prima di andarsene però prende come liquidazione la creatura e nel segreto più totale decide di studiarla nello scantinato di casa sua, ma ovviamente le cose non vanno molto bene.

Stewart Sparke per il suo debutto nel mondo dei lungometraggi sceglie la via del Monster movie vecchio stampo e nonostante i primi 10 minuti di The creature below puntino diretti diretti a casa Asylum, il resto del film prende una via diversa, finendo per essere un titolo horror indipendente con radici nell’old school anche abbastanza interessante.

Le inquadrature sottomarine iniziali sono il punto peggiore, probabilmente se fossero state girate in casa – in una vasca dei pesci- poteva uscirne qualcosa di più serio. Con il passare dei minuti però e facile dimenticarsi di quel momento visto che il clima si “asciuga” ed anche gli effetti diventano più seri (nei limiti del Indie sia chiaro) ed è quello il punto in cui The creature below si cala in un mondo di citazioni e rimandi all’universo di Lovecraft – quello strano autore che per qualche maledettissimo motivo ha meno speranza dei Fantastici 4 di venire adattato bene in un film.

Il risultato è che paradossalmente questo titolo girato con il budget di 2 mele e poco più è l’opera più lovecraftiana che mi sia capitata da qualche anno ad’oggi.

The Creature Below ha una trama molto grezza, che gira al meglio nella sua parte più malata, ma che tralascia tutto il resto creando un mix che sembra tenuto insieme con lo scotch. Per qualche magico motivo, se lo spettatore è consapevole e nel mood giusto il tutto riesce a funzionare, nonostante tutte le sue magagne in bella vista.
Tralasciando la protagonista interpretata dall’attrice Anna Dawson gli altri personaggio sono scritti su carta oleata.

In qualche rocambolesco modo, forse figlio della visione nel giusto momento, The creature below arriva ad avere una sufficienza a portata di tentacolo, Stewart sembra ambizioso e speriamo trovi i soldi e l’idea giusta per dimostrare che ho ragione, consigliato a gli amanti del mito di Cthulhu e del cinema molto indie, da guardare con la giusta cognizione.

Marcello Portolan

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