Disponibile nell’enorme catalogo di Netflix troviamo lo Yakuza movie di Martin Zandvliet : The Outsider
Una pellicola dalla storia produttiva decisamente complicata, che ha visto coinvolti numerosi registi e attori prima di trovare il suo equilibrio definitivo in Martin alla regia e Jared Leto davanti alla macchina da presa
Jared interpreta Nick, un americano detenuto a Osaka negli anni’50. Qui l’uomo aiuta Kiyoshi – suo compagno di cella – ad evadere ed in cambio ottiene di essere accolto nella mafia di cui lui fa parte e di unirsi alle loro lotte intestine e sanguinose fra vari clan rivali.
La realtà è che forse con la Yakuza The Outsider non sembra avere molto a che spartire, la sceneggiatura è strutturata per mostrare quanti più stereotipi possibili attorno a questo mondo, adattando anche molto di quello che potrebbe essere un titolo sulla mafia americana.
La sensazione è quella di trovarsi davanti a una pellicola con la sceneggiatura decisamente debole, con un protagonista di cui alla fine non sappiamo nulla e che non sembra avere motivazioni per fare quello che fa per tutta la durata del film .
C’è tutto il repertorio di ascesa e caduta, di sotterfugi e onore, ma trattato in maniera totalmente superficiale e sciatta, lontana da quello che dovrebbe essere un film di questo genere.
Il film vive solamente nelle sue esplosioni di violenza, non abbastanza per salvare The Outsider da un giudizio decisamente insufficiente, riducendo il tutto a un mero esercizio di stile da parte del regista.
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