Siamo sinceri, uno dei più grossi vantaggi che l’avvento delle piattaforme di streaming ha portato nelle nostre case è la possibilità di vagare liberamente per un catalogo enorme di film. Un elenco infinito dove trovare tantissime perle del mondo del cinema, ma anche un mondo sommerso di pellicole che altrimenti non avremmo mai potuto – legalmente – vedere.
Titoli che ci raggiungono nel nostro salotto da ogni parte del globo, russia, cina, giappone o – come in questo caso – india, tutti a portata di 1 click. Ed è bello ogni tanto esplorare oltre la coltre di nomi noti in cerca di piccole fortune, anche a costo di incappare in pellicole decisamente insolite, in grado di confonderci e incuriosirci anche solo con le loro copertine.
L’ultimo titolo ad avermi ingabbiato in questo modo è stato Thugs of Hindostan, film indiano del 2018, uno dei titoli più costosi del mondo Bollywood.

Dopo pochi minuti di visione è scattato il primo trigger,uno dei protagonisti il doppiogiochista Firangi Mallah, è praticamente Jack Sparrow in salsa Hindi (anche se ricorda anche Abatantuono), trasformando il tutto in un Pirati dei Caraibi made in India, senza pirati e con i balletti tipici dei film indiani.
La trama vede il paese in mano ai colonizzatori e un gruppo di ribelli guidati da Azaad (la cui comparsa è perennemente preceduta da un rumorosissimo falco) intenzionati a riprendersi il territorio. La trama è decisamente semplice e prevedibile, puntando solo a intrattenere lo spettatore. Un impresa decisamente titanica vista la mostruosa durata di 3 ore.
Thugs of Hindostan si barcamena in qualche modo tra personaggi tagliati con il machete ed effetti speciali da 4 soldi, è ovviamente lontano dai fasti del franchise Disney, neanche vedere la loro versione di Sparrow è abbastanza per perdere così tante ore . Però tutto sommato se avete tempo da perdere potete dargli una possibilità, c’è in giro di molto peggio.
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