Arriva su Netflix dalla Russia To the Lake, originariamente nata come Web Serie in patria e con l’evocativo nome di Epidemiya.
8 episodi che come lascia ben presagire il nome originale dello show, vedono la Madre Russia sprofondare in un clima post-apocalittico con l’incubo di una malattia altamente contagioso a fare da starter per questa discesa nell’incubo dell’umanità, quello dove a essere più pericolosi sono gli umani che la malattia.
La serie inizia a Mosca, dove inizia a diffondersi un virus che in 3 giorni uccide i contagiati tra sofferenze atroci. Le forze dell’ordine tentano di isolare la città, ma il risultato porta a violenze e disordini, come in ogni classico di questo tipo.

Sergey, il nostro protagonista, è un uomo la cui vita è divisa tra due donne (con relative famiglie) da un lato c’è Anna e suo figliastro – affetto dalla Sindrome di Asperger – dall’altra la sua Ex moglie, che vive all’interno della città con loro figlio. Le due famiglie, con l’aiuto del padre di Sergey e dell’insopportabile vicino di casa con la sua famiglia si ritroveranno a fare un viaggio on the road per salvarsi e raggiungere un luogo sicuro nella desolazione della Russia più selvaggia. Il tutto mentre lo stato piomba nel caos generale.
Se avete visto più di 2 film di questo tipo sicuramente saprete che in questo tipo di lavori la minaccia tangibile, quella data dal lato più disumano della società, è il vero nemico dei protagonisti. In pochissimo tempo anche in To the Lake assistiamo alla metamorfosi della civiltà, i beni fondamentali diventano rari e in quanto tali vanno difesi o presi con ogni mezzo, trasformando il vivere in sopravvivere.
A rendere il viaggio più difficile oltre alla pandemia troviamo anche l’insolito gruppo di personaggi, un mix ricco di dinamiche pronte ad esplodere sotto la pressione di una convivenza forzata .
A essere sinceri, To the Lake non ha quasi nulla di innovativo, è una serie nella quale non si trovano grandi spunti di originalità se non il fatto stesso di essere ambientato in Russia.
8 episodi però sono pochi e anche se non scorrono propriamente veloci si lasciano guardare quindi se siete in cerca di qualcosa da vedere a tema pandemia eccovi serviti.
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