La giuria di qualità composta da Tiziana Rocca, direttore artistico del Filming Italy Award, Franco Montini, presidente Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI), Luciano Sovena, presidente di Roma Lazio Film Commission e Vito Sinopoli, editore della rivista Best Movie, ha deciso di assegnare il Filming Italy Award – inserito da quest’anno tra i premi collaterali ufficiali della Mostra – come Miglior Film della sezione SCONFINI ad American Skin di Nate Parker. Il Filming Italy Award, ideato da Tiziana Rocca, è un premio nato con l’intento di promuovere il Cinema italiano e internazionale in Italia e all’estero mettendo in contatto le diverse culture. Il premio verrà consegnato oggi alle ore 16.00 presso l’Italian Pavillon dell’Hotel Excelsior al regista e protagonista del film Nate Parker e al produttore Tarak Ben Ammar, alla presenza di Alberto Barbera, direttore del Festival di Venezia. Questa la motivazione: “Affrontando il tema del razzismo, molto presente nel cinema contemporaneo, Nate Parker parte da elementi di cronaca per costruire una storia drammaticamente romanzesca e sceglie un punto di vista volutamente provocatorio con l’intento di suscitare il confronto fra gli spettatori, in linea a quanto accade ai protagonisti sullo schermo. Ma l’impianto ideologico non penalizza la spettacolarità del risultato, sempre teso e vibrante”.American Skin, presentato in anteprima mondiale nei giorni scorsi a Venezia da Spike Lee insieme allo scrittore, regista e interprete Nate Parker, ha conquistato la critica e ricevuto una standing ovation di 11 minuti alla fine della proiezione per il pubblico. Il film, interamente ambientato e girato a Los Angeles, è prodotto da Mark Burg, Lukas Behnken e Tarak Ben Ammar con Eagle Pictures, che in questo modo diventa la prima società italiana a produrre un film interamente americano su un tema del genere.
SINOSSI
Privato di un processo equo a seguito della morte di suo figlio adolescente (il suo unico figlio) per mano di un poliziotto bianco, American Skin segue le orme di La parola ai giurati e Quel pomeriggio di un giorno da cani di Sidney Lumet, raccontando le azioni disperate di un veterano di guerra di colore che cerca giustizia per suo figlio.
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