Aquaman

Una delle grandi piaghe che negli ultimi anni tormentano il mondo di internet è quella dei tuttologi del Nerd ( scusate la semi-citazione dalla canzone di Gabbani)

Una generazione di persone che – per motivi ancora ignote all’umanità intera- si sono convinte che la loro conoscenza del mondo nerd sia sconfinata e che per questo possano tranquillamente scrivere dell’argomento su ogni social o blog.

Aquaman- il cinecomics DCEU appena uscito in sala- rappresenta idealmente uno dei tasselli perfetti per scovare queste creature. Una pellicola di serie A, dedicata ad un personaggio noto, ma spesso bistrattato e preso in giro per alcuni suoi aspetti dal mondo mainstream attraverso opere come Big Bang Theory e I Griffin le cui battute sull’inutilità del re di Atlantide fanno riferimento alla serie animata Super Amici.

Questa combinazione di fattori, come pastura per i pesci, ha portato un sacco di queste piccole creature dotate di blog (anche il sottoscritto ha parlato in un articolo dedicato al mondo dei costumi di scena) a scrivere articoli e recensioni del film,  lungi da me giudicare la loro opinione riguardo a ciò che hanno visto, come spesso ho sottolineato sono un babbano a cui piace dire la propria opinione, ma sedendo e mirando innumerevoli recensioni è possibile con estrema facilità distinguere i conoscitori del personaggio e quelli che invece fingono e si atteggiano, con in mano solo ciò che hanno visto attraverso la lente distorta dei media da “Finti Nerd”

Leggi anche: Aquaman: tutti i dettagli sui costumi di scena

Uno stuolo di persone pronte a descrivere il povero Arthur Curry come, quello che ha il potere di parlare con i pesci, limitando quindi di circa il 99% le potenzialità di un personaggio che nel mondo dei fumetti condivide con altri ( vedi Lanterna Verde, Pantera Nera e tantissimi possibili esempi) la sfortuna di non essere “volto” della sua casa editrice, nel caso di Aquaman la sua potenza è spesso coperta dalla arcinota “trinità” Batman-Superman-Wonder Woman, un trio che difficilmente lascia spazio ad altri personaggi, mettendo tutti in ombra quando presente e accaparrandosi le attenzioni dei lettori con un numero maggiore di storie note e adattamenti cine-televisivi.

Non per questo però un personaggio di prima categoria come quello interpretato da Jason Momoa nel film di James Wan dev’essere presentato come una macchietta che la Warner ha tracciato come eroe, quello Arthur lo è da sempre, ancora di più ora che ci aiuta a distinguere ci scrive con la giusta conoscenza da chi…forse sarebbe meglio scrivesse di altri film (o se proprio deve scriverne passi un po’ di tempo a studiare e approfondire il personaggio, tipo 2 o 3 minuti su wikipedia).

Potrebbe essere quindi giunto il momento di dare ad Aquaman un nuovo potere, rendendolo il super-eroe in grado di proteggere il web dai recensori male informati

Marcello Portolan

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